Pino Maniaci, giornalista di Telejato, sbattuto in prima pagina con l’accusa di estorsione
Ho aspettato un po’ per costruirmi una opinione attenta sulla vicenda che sta colpendo il giornalista e proprietario di Telejato Pino Maniaci. E’ difficile, è difficile schierarsi, scegliere i buoni e i cattivi di questa storia. Non perché Pino sia un cattivo, ma come si fa a credere che lo possano essere i magistrati?
Pino è Pino, in questi anni lo ha dimostrato. Nei commenti non riesce ad essere morbido neanche con se stesso. E’ dedito al 100% al ruolo di scassacazzi. Mi ricordo le nottate in redazione per finire un servizio fiume per il tg dell’indomani, molto spesso senza neanche mangiare. Come possiamo identificarlo adesso con la ferocia dell’ estorsore !?!
E poi per cosa?
Ve la ricordate l’auto con l’impianto gpl che immetteva i fumi di scarico dentro l’abitacolo! Non sembrava di certo l’auto di un ricco giornalista.
Oggi sui presunti fatti si è scatenata la solita inquisizione 2.0, fatta molto spesso da persone che non vivono “al di sopra ogni sospetto”. Purtroppo non è una novità. In quest’era si esercità con molta più enfasi il ruolo di accusatori che il dono di possessori di cervello. Mi dispiace per Pino e per la sua famiglia, non meritano una giuria di anonimi Torquemada.
A naso dunque, penso di potergli dare fiducia, di stare dalla sua parte, di confermargli stima professionale. Così come in generale credo ci si possa fidare delle persone e degli amici.
Ci voglio credere per questa Regione e per quelli che verranno dopo di noi.