Quando penso di aver visto tutto, ecco che i posteggiatori di Palermo, per farmi ricredere, vengono subito in mio soccorso. Oggi vi parlerò del servizio “Posteggiatore Edicolante”, una novità appena introdotta sul mercato cittadino dei “mu fa pigghiare un cafè”, che molto probabilmente, nei prossimi giorni, spopolerà nei pressi di tutti i bar della città (e vi ho anche regalato una super rima).
Quello che sto per mostrarvi è un servizio extra-lusso, in questo momento offerto solo ai residenti della Palermo bene, quelli che lasciano i “due euri” e poi al bar prendono un caffè hag con dolcificante e un mini cornetto vuoto diviso anche a metà per non “ingrassare”.
Ci troviamo in piazza Alcide De Gasperi, proprio vicino al bar Golden, uno dei punti colazione più frequentati nella zona, insomma la location ideale per il nostro simpatico amico con la maglia mimetica, il posteggiatore abusivo. Sono le nove del mattino quando, passando con la mia auto da quelle parti, noto da lontano un pacco di giornali posato sopra il tetto di un’auto, parcheggiata chiaramente in senso vietato. Decido di fermarmi per capire cosa sta succedendo. Butto un occhio, pronto come sempre a fotografare, e mi accorgo che i giornali sono di quelli che riconosci immediatamente: dallo scorso anno, infatti, li trovi nei bar, nelle tabaccherie o dai benzinaio, distribuiti gratuitamente e conservati nel loro classico cellophane all’ingresso. Sì, avete capito bene, sto parlando di Epolis, il giornale “free-press”.
Mi avvicino per vedere cosa sta succedendo e noto un signore con i capelli brizzolati, un sigaro mozzato e spento penzolante dal lato sinistro della bocca. È ben vestito, con una camicia grigia laminata argento, una giacca marrone a righe, un pantalone della stessa tinta e un mocassino lucido presumibilmente di ciliegio rosso svedese. L’uomo, sulla cinquantina, ha appena messo a terra la prima gamba dalla sua lussuosa Porsche grigia, appena parcheggiata, ovviamente a ridosso di una curva e a pochi passi dalla fermata del bus. Appena in tempo per mettersi in piedi, viene avvicinato dal mitico “mister”. Quest’uomo, sulla cinquantina, è un posteggiatore standard, con un cappellino blu “USA94”, un giubbottino a mezze maniche di “sponza” nero, jeans celestino che non ha mai conosciuto l’omino sbiancante e come altro accessorio l’immancabile marsupio “cangurosky” nero attaccato alla cinta.
Ecco il momento clou del racconto: il “mister” si affianca allo sciccosissimo signore. Al richiamo di “mu fa pigghiare un cafè”, allunga (o per meglio dire “appara”) una mano, la sinistra. Ha lo sguardo torbido, uno stile da “spaghetti western”, rivolto al “nobile signore”, che immediatamente, avendo capito l’antifona, infila la mano nella tasca sinistra della giacca, estrae un pugno di monete, ne sceglie una da due euro e la poggia delicatamente sulla mano del venditore d’asfalto.
È la resa dei conti, la mano-cassa viene ritirata con un gesto elastico, ma all’improvviso scatta da dietro la seconda mano, la destra, questa volta pronta a dare e non a ricevere.
Vedo un quotidiano verde-grigio, è Epolis, viene consegnato allo stupito gentleman di Strasburgo (di viale Strasburgo, come avete capito), che a sua volta ritira, ammirato e piacevolmente sorpreso, per una volta soddisfatto d’aver pagato il servizio di parcheggio abusivo.
Insomma, cari amici, anche oggi i posteggiatori di Palermo ci hanno regalato una pagina di storia tutta da ridere.
Scritto per FascioeMartello.it il 20 novembre 2009.