Avete tempo di saltare, contare passi e scrivere merda, se restare indifferenti, come ogni giorno, risparmiatevi un lutto.
Nessuno ha bisogno di slogan, citazioni e spot vuoti della memoria. Nessuno, ripeto nessuno, è interessato a leggere e commemorare.
Non interessa a nessuno sentirsi ripetere che le idee camminano sulle gambe della gente, anche perché, ci deve essere stato ancora un problema di malasanità. Qua tutti zoppi sono rimasti.
E allora, avete voglia di sparare nel mucchio, di centrare bersagli nel vuoto, di immaginare cerchi nel campo di grano della memoria.
Non interessa a nessuno fino a quando pagherete ancora il pizzo, non denuncerete un abuso, non vi opporrete al malcostume, sì, anche quello è una montagna di lercio che ogni giorno attraversa immune il vostro sguardo.
E allora smettetela di camminare. Iniziate a guardare, a sorprendere il vostro sogno incantato, di immaginare una coscienza che si pulisce con le parole. Fermatevi, fatelo adesso.
Fatelo ogni volta che siete in grado di fare qualcosa e invece, indifferenti, passate oltre.
Non è con una sconfitta che si celebra la dignità. Basta con i premi, basta con i social, basta con le parole che non hanno mai senso nel rivedervi ogni giorno allo specchio.
Siate fieri di qualcosa che avete fatto, non di qualcosa che altri hanno fatto. Siate fieri di non aver detto, di non aver soltanto condiviso.
Ecco, anche oggi, risparmiatevi un lutto.