Domenica 30 aprile sono stato a Napoli per assaporare, e studiare, come si gioisce per uno scudetto. In realtà la vera lezione è che a Napoli impari il segreto per riuscire a gioire di qualsiasi cosa ed è per questo che è unica.
È vabbè. Lo scudetto è stato rimandato di qualche giorno e pazienza.
Ma adesso, dato che la vicenda si è conclusa, pubblico una foto, la mia preferita di questa esperienza.
Vado anche a descrivere.
Nello scatto:
Mi trovo nei pressi di porta Capuana, dove, intorno alle 11.30, i tifosi organizzati del Napoli Calcio, in un clima orgiastico, stanno attraversando la città con un corteo indubbiamente poco scaramantico durante il pre-gara che potrebbe portare alla vittoria del 3° scudetto (partita finita poi malissimo con il pareggio in casa con la Salernitana – lo sapevo io -).
Sullo sfondo della foto vediamo una palazzina rosa con al piano terra un locale chiamato The Big Brother, la cui insegna ricalca il tipico occhio scrutante però azzurro e un poco addormentato. Al primo piano, in piedi sulle balaustre di due balconi, della gente in divisa da lavoro, probabilmente il personale di un ristorante che in foto non si vede, che riprende tutta festante ed emozionata il corteo su corso Garibaldi. Sotto invece, proprio davanti al locale, due signori che litigano animatamente per una doppia fila. Uno, scoprirò qualche minuto dopo, è il parcheggiatore della zona (il vero Big Brother?!?) intento a cazziare il secondo e cioè il guidatore, reo d’essere stato spettatore non pagante e ostacolo, per un cliente durante i lunghissimi 10 minuti di puro godimento del passaggio degli Ultrà.
E qui ho imparato almeno altre due cose: la prima, è che le insegne dei locali di Napoli dicono sempre la verità. La seconda, invece, che 10 minuti di godimento sono troppi pure se a vincere è la tua città.